Esclusa la spesa per interessi – mettono in evidenza gli analisti – l’Italia ha un avanzo di bilancio dai primi anni ‘90. Dal 2012, inoltre – dicono gli esperti – il paese gode di un surplus delle partite correnti. Questa situazione non sembra rispecchiata dallo spread tra Btp e Bund.
L’Italia nel 2019 potrebbe sorprendere in positivo i mercati finanziari, rivelandosi così un “cigno grigio”.
È l’idea di Nomura che nei “Nove cigni grigi per il 2019”, ovvero fattori negativi che il mercato ha prezzato in maniera eccessiva e che possono trasformarsi in elementi positivi, ha inserito il debito italiano.
«Un rally in grande stile dei BTp potrebbe essere la grande sorpresa del 2019», dichiara Bilal Hafeez, strategist di Nomura, «perché in primo luogo c’è un mercato che è stato eccessivamente pessimista nei confronti dell’Italia. Se escludiamo i pagamenti per gli interessi, il Governo italiano ha registrato un avanzo di bilancio dall’inizio degli anni 90, quindi il deficit complessivo riguarda più ciò che è dovuto per i peccati passati piuttosto che riflettere gli attuali comportamenti scorretti» sottolineano gli analisti.
«Dalla recessione del 2012, l’Italia ha registrato un avanzo delle partite correnti» ed è quindi «prestatore netto nei confronti del resto del mondo»
Nomura scommette anche sulla portata delle misure che il Governo cerca di portare avanti all’interno della Legge di Bilancio. «Se l’Italia dovesse riuscire ad approvare le misure fiscali beneficerebbe di un impulso simile a quello di cui gli Stati Uniti hanno goduto nel 2018» spiega Hafeez «e proprio come gli investitori sottovalutavano la crescita americana, potrebbero adesso commettere lo stesso errore».
Il nostro Paese potrebbe insomma seguire le orme dell’America trumpiana e sorprendere i mercati e, probabilmente, gli stessi italiani che non si distinguono certo per fiducia nel proprio Paese.