Ho visitato Napoli per la prima volta la scorsa settimana e mi sono stupita nel trovarla pulita e ordinata; bidoni per la raccolta differenziata ovunque, traffico disciplinato, stazioni metro bellissime.
Una città pulsante, colorata, ricca di umanità e di calore.
Ho ammirato lo straordinario lavoro che è stato fatto per portare alla luce e aprire al pubblico la Napoli sotterranea, il museo archeologico stracolmo di opere ineguagliabili, sicuramente uno dei più interessanti al mondo. E poi Castel dell’Ovo, il Maschio Angioino, il Palazzo Reale….
E di tutte le meraviglie artistiche, culturali e paesaggistiche che possiede questa ineguagliabile città la gente, grazie al solito disfattismo italico, ricorda solo la munnezza e il muro crollato a Pompei!
Ma quando gli italiani saranno in grado di vedere il bicchiere stracolmo che hanno invece di invidiare i bicchierini mezzi vuoti delle altre nazioni?!
Vi rendete conto del male che fate alla vostra città e al vostro paese con articoli e commenti diffamanti? Sapete quanti stranieri, e anche italiani, non vengono a Napoli perché temono di contrarre il colera e/o di essere rapinati o uccisi ad ogni angolo di strada? Non sto esagerando, forse non immaginate quante persone lo pensano davvero a causa della pubblicità negativa che viene fatta a questa città. Anzi, parlerei di un vero e proprio terrorismo psicologico che respinge e spaventa potenziali visitatori, equiparando Napoli quasi ad una zona di guerra dove chi viene lo fa a proprio rischio e pericolo.
Possibile che non riusciate a capire il danno non solo all’immagine ma anche all’economia che arrecate all’intera nazione lamentandovi e recriminando per ogni disservizio? Perché gli articoli scritti in Italia vengono ripresi e tradotti dai giornalisti stranieri che non vedono l’ora di poter sparlare dell’Italia, paese invidiato – sì, invidiato – per le sue bellezze, la sua cultura, la sua genialità, la capacità di conciliare il progresso con una qualità di vita ancora a misura d’uomo.
Credete davvero che gli altri paesi siano perfetti? Pensate davvero di poterli giudicare trascorrendo pochi giorni in una città, senza ovviamente visitarne le periferie degradate (che ci sono ovunque, anche a Copenaghen e Stoccolma), senza considerare che tutti gli altri cittadini del mondo, compresi i giornalisti, ci tengono a preservare l’immagine della propria patria e a presentarla nel miglior modo possibile, nascondendone spesso le brutture e le disfunzioni per non renderle visibili e quindi criticabili dagli stranieri?
Perché anche un bambino capisce che la reputazione di un paese si ripercuote su ogni suo cittadino e che, quindi, denigrarla ingiustamente agli occhi del mondo è un atto autodistruttivo.