L’INSOSTENIBILE PRESENZA DELLA MORTE.

FAVOLOSI 60

Cowards die many times before their deaths. The valiant never taste of death but once. Of all the wonders that I yet have heard, It seems to me most strange that men should fear Seeing that death, a necessary end, Will come when it will come.* (Shakespeare, Julius Caesar, Act 2 Scene 2)

«Abbiamo dimenticato la morte eppure solo la morte insegna a non sprecare la vita» (Salvatore Natoli).

La società sembrava averla rimossa, era diventata una parola impronunciabile, quasi un tabù. E’ ritornata prepotentemente alla ribalta con la pandemia.

Ma il macabro conteggio quotidiano dei decessi da parte dei media l’ha resa paradossalmente ancora più inaccettabile, come se si trattasse di un evento eccezionale, un epilogo evitabile, che capita solo a pochi sfortunati o peggio, a incoscienti colpevoli di avere sottovalutato il rischio. Il modo in cui viene raccontata serve a ridurla ad un banale “speriamo di scamparla”.

D’altra…

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